ZUCCO DI PORTORELLA DAL CANALE DELL’ARIONE

Rongio – Rossana - Zuc del Persech – Zucco di Portorella

  • Difficoltà : Percorso per Escursionisti T3/T4

Indicazioni : Assenti.

Bollatura : Bolli rossi.

Traccia : Sentiero, traccia, assente

  • Tempo di percorrenza : ca 3 [h]

  • Dislivello positivo : ca 1100 [m]

  • Periodo consigliato : Tardo autunno, primizie di primavera.

Nonostante l’imprudente bollatura (perché fatta partire ben in vista da un sentiero piuttosto frequentato del Manavello) che elimina (o quasi) qualsiasi problematicità di navigazione, l’itinerario è comunque complessivamente destinato ad escursionisti esperti. La progressione ripida e faticosa, alcuni tratti un poco esposti e la vegetazione oppressiva (in grado di nascondere facilmente gran parte dei bolli) non devono assolutamente far sottovalutare la ripetizione. Terreno assolutamente asciutto.

  • Disponibilità acqua : Fontana del Merlo.

  • Appoggi : Nessuno.

  • Data di stesura relazione : Primi anni venti.

Lo Zucco di Portorella è un’anonima elevazione, anticima dello Zucco di Pertusio sita là dove la cresta di quest’ultimo precipita verso lo Zucco di Manavello. Lambito di striscio dal bellissimo sentiero 13B di cresta per il Rosalba, esso è raggiungibile direttamente da Sud Ovest dal Canale dell’Arione - oscuro discosto budello che solca le pendici di Carpanera in Manavello e segnato da un’antica via di boscaioli che lo risalivano in cerca di legna; Canale (sfortunatamente) non del tutto dimentico d’uomo ancor oggi.

Lo Zucco di Portorella è un’anonima elevazione, anticima dello Zucco di Pertusio sita là dove la cresta di quest’ultimo precipita verso lo Zucco di Manavello. Lambito di striscio dal bellissimo sentiero 13B di cresta per il Rosalba, esso è raggiungibile direttamente da Sud Ovest dal Canale dell’Arione - oscuro discosto budello che solca le pendici di Carpanera in Manavello e segnato da un’antica via di boscaioli che lo risalivano in cerca di legna; Canale (sfortunatamente) non del tutto dimentico d’uomo ancor oggi.

0_FIL

DESCRIZIONE: Partenza dal parcheggio di Rongio, frazione di Mandello del Lario. Preso il sentiero 12 per i Colonghei e per il rifugio Rosalba, si passa velocemente da meravigliosa mulattiera acciottolata a pistone cementato a servizio dei rustici cascinali di Rossana. Rientrato nel bosco, su storico sedime, si supera il malmesso immobile de la “Praela” cominciando a salire morbidamente, tra serpeggiamenti a tratti rusticamente gradinati. Lasciando a sinistra una morbida tondeggianza dal misterioso, quanto incantevole, nome di Zuc di Persech (Zucco del Pesco), sotto ad un visibile filo di palorcio, comincia la ricerca delle oscure parole del Saglio.

Per ampie volte inerbate, perse nel tempo ma segnate ancora nel sottobosco di carpini, si perviene ad un largo spiazzo. Trovato un bel sentiero storico, fiancheggiato in alcuni punti da muretti a secco, si sbuca su un tracciato del circuito “Trail Grigne Sud” scelto tra gli infiniti che in qualche modo conducono alla cima dello Zucco di Manavello. Seguendolo verso sinistra, appena solo un poco più avanti, un tornante obliato del vecchio originale sedime lascia proseguire dritto il TGS. Con lui imboscatisssimo, invertendo rotta, si traversa in direzione opposta fino ad uno spiazzo segnato da grossi massi. Traversando ad istinto tra le coste, gli spiazzi prativi e le macchie d’arbusti di Carpinera si perviene alla destra idrografica del Canal Arione dove una fresca serie di bolli rossi invita sconsideratamente a salire.
Per eclettico percorso, si risale sotto lo sguardo di incombenti presenze rocciose. Per ripido camino franoso dalla roccia marcia (attenzione), mi scopro rapito dalla vista di una spina di tozze torri che si gode dalla sommità d’uno sperone roccioso.

1_FIL

Per traverso obbligato a sinistra si prende un ariosa costa che per boschetti di faggi e carpini aiuta a salire direttamente magre praterie d’arbusti. Su di esse, un poco bighellonando, la Via si approssima all’alveo dell’Arione che finalmente si calca proprio in concomitanza dell’aprirsi di una meravigliosa vista incorniciata di canini rocciosi su Abbadia.

Salendo liberamente e lasciando a sinistra un grassoccio gendarme che biforca l’Arione, si procede fino alla selletta a valle dello Zucco di Portorella dove pure transita il sentiero 13B di cresta per il Rifugio Rosalba.

Quanto durerà la vernice di questi bolli che m’hanno accompagnato lungo la risalita dell’Arione? Questi inutili sguerci occhi rossi nel buio della notte di questo Kali Yuga? Più che una guida nelle tenebre mi sembrano i fanalini di coda che accecano l’umano sentire.
Nella ricerca della mia strada, per fortuna, so estraniarmi da loro; purtroppo non ancora da tutto questo mondo “civile”.

VIE DI FUGA : Assenti.
SUGGERIMENTI PER IL RITORNO : 13B per cresta, dal Rosalba o Da Manavello.

APPROFONDIMENTI

RIFERIMENTI CARTOGRAFICI :

• Carta 1:20000 “Gruppo delle Grigne” – versione anni 30
Zona rappresentata precisamente e fedelmente a meno del Toponimo “Zucco di Portorella” assente. Nessun sentiero riportato in zona.

• Carta 1:25000 “IGM” – fogli anni 30
Zona rappresentata sommariamente. L’unico sentiero rappresentato in zona è quello in oggetto; sia pur non portato fino in cresta. Toponimo “Canale Arione” assente.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI :

• Silvio Saglio : “Guida dei Monti d’Italia – Le Grigne” – 1937
Relazione semplicistica ed anacronistica. “Ripido e faticosissimo, consigliabile solo in discesa”.

Tutti i diritti riservati. Ogni contenuto è originale e di esclusiva proprietà  MNR – Negri “Manara” Raffaele

Tutti i diritti riservati.

Ogni contenuto è originale e di esclusiva proprietà  MNR – Negri “Manara” Raffaele